Punteggiatura: errori e regole
La punteggiatura è la struttura portante di un testo: se le virgole, i punti, i punti e virgole e i due punti non sono collocati a rigor di logica, l'intero testo perde efficacia o, peggio, può essere interpretato nel modo sbagliato. Ultimamente si tende a snobbare invenzioni geniali quali trattini, due punti e punto e virgola, privandosi degli strumenti generosamente offerti dalla lingua italiana per arricchire e personalizzare qualsiasi tipo di testo. Vediamo in breve quali sono gli errori più comuni e come bisogna comportarsi con ognuno dei principali segni di interpunzione.
La punteggiatura è la struttura portante di un testo: se le virgole, i punti, i punti e virgole e i due punti non sono collocati a rigor di logica, l'intero testo perde efficacia o, peggio, può essere interpretato nel modo sbagliato. Ultimamente si tende a snobbare invenzioni geniali quali trattini, due punti e punto e virgola, privandosi degli strumenti generosamente offerti dalla lingua italiana per arricchire e personalizzare qualsiasi tipo di testo. Vediamo in breve quali sono gli errori più comuni e come bisogna comportarsi con ognuno dei principali segni di interpunzione.
Virgola tra soggetto e predicato. La virgola serve per inserire una breve pausa nel discorso, distinguendo le proposizioni dalla frase principale. La virgola non si mette prima di congiunzioni quali e, o e oppure, e di norma non può separare un soggetto dal suo predicato verbale.
La moria dei punto e virgola. La funzione del punto e virgola è quella di dividere due frasi fini a sé stesse, ma senza creare una pausa incisiva quanto quella del punto. Si può usare per separare due o più frasi il cui concetto è legato ma dove, per esempio, cambia il soggetto.
Gli spazi al posto sbagliato. Tra il punto e la frase successiva deve essere digitato uno spazio, stessa cosa dicasi per i due punti. Le frasi comprese tra le parentesi (come questa) devono essere invece legate alle stesse senza spazi intermedi.
I due punti nel dimenticatoio. Malgrado vengano sempre più spesso ignorati, i due punti sono utilissimi per elencare una serie di elementi o per esporre il significato di quanto detto in precedenza. Possono liberare una frase da troppi punti e devono essere seguiti da uno spazio.
Gli apostrofi e gli accenti. Tra gli errori più comuni si annoverano diversi accenti e apostrofi mal riposti: un po' si scrive con l'apostrofo, nelle maiuscole l'accento non va sostituito con l'apostrofo (tutte le tastiere prevedono i tasti rapidi per le maiuscole accentate), mentre perché, sicché e poiché, nonché il passato remoto e le particelle monosillabiche come sé si scrivono con l'accento acuto.
I mille e più puntini di sospensione. I puntini di sospensione sono sempre tre e creano una lunga pausa nel discorso. Dopo i puntini si usa la lettera maiuscola se si sta cominciando una nuova frase; la minuscola va invece preferita se gli elementi dopo i puntini fanno parte della stessa frase.
Commenti
184324 2. Dicembre 2013 - 11:04
Sull'uso della virgola prima della congiunzione "e".
La regola d'oro è sicuramente quella sopra detta. Da non molto, però, si leggono parecchi testi con quello che io chiamo "l'uso anglosassone"della virgola, cioè una virgola prima di una "e" che congiunge due frasi, non due elementi lessicali della frase. Una virgola al posto di un punto e virgola, insomma,
Che ne dici di questa scelta?