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C’è tanta confusione intorno alla ChatGPT: ma che ne sarà dell’industria dei contenuti?

Un videogioco virale di Harry Potter, la sceneggiatura di un episodio della tua serie preferita su Netflix o l’infallibile spiegazione della teoria della relatività: le possibili applicazioni della ChatGPT sono impressionanti.

Il lancio del chatbot di OpenAI basato sull’intelligenza artificiale ha stimolato molto entusiasmo ma anche scetticismo e paura in diverse aree del mercato. Recentemente, i campanelli d’allarme sono suonati anche per Google e il CEO Sundar Pichai ha classificato la ChatGPT come una vera minaccia di contenuti autentici. Cosa si nasconde dietro l’hype, la minaccia è reale e cosa significherà per i fornitori di contenuti, autori e clienti?

mano robotica

Che cos’è la ChatGPT?

La ChatGPT è un sistema di chatbot basato sui dialoghi della Ki Schmiede OpenAI. La società che c’è dietro, con sede a San Francisco, è stata co-fondata da Elon Musk ed è in gran parte finanziata dalla Microsoft. Il CEO della OpenAI, Sam Altman, prevede per questo decennio una rivoluzione dell’intelligenza artificiale.

La chatbot ChatGPT, sviluppata dalla OpenAI, funziona in base al GPT (Generative Pre-Trained Transformer), ossia un modello di linguaggio basato sull’intelligenza artificiale. Per apprendere i modelli e le strutture del linguaggio umano, il GPT è stato addestrato su enormi quantità di dati di testo, inclusi ad esempio gli articoli di Wikipedia. I risultati del modello basato sulla tecnologia del deep learning sono sorprendenti: il GPT-3 è in grado di generare un’ampia varietà di testi, creare codici di programmi e rispondere a quasi tutte le domande immaginabili, spesso tali risposte suonano sorprendentemente umane.

La preoccupazione sul bot

A differenza della ricerca per parole chiave su Google, il programma di comunicazione ChatGPT, disponibile gratuitamente, non fornisce alcuna lista di risultati con i siti web, ma fornisce un’unica e precisa risposta per ogni domanda, nella lunghezza desiderata e stabilita, se lo si desidera anche in un’altra lingua.

Non c’è da stupirsi se il gigante dei motori di ricerca, Google, che da lungo tempo non ha una concorrenza significativa, abbia preso particolarmente sul serio la ChatGPT, infatti, Google ha istituito di recente un vero e proprio team per lo sviluppo rapido di soluzioni AI, in risposta al potente chatbot.

Oltre al settore dei motori di ricerca, la ChatGPT sta portando grande preoccupazione anche in altri settori di mercato. C’è timore da parte di scuole e università per un massiccio utilizzo dell’intelligenza artificiale nei compiti a casa e nello studio, molti programmatori e autori sono preoccupati riguardo al loro lavoro. In qualità di content creator, abbiamo esaminato cosa significhi la ChatGPT oggi per gli autori e per i nostri clienti, e che significato sta assumendo l’IA per il content marketing.

Da tempo ci occupiamo degli effetti dell’intelligenza artificiale sull’area dei contenuti. È chiaro che la ChatGPT è un’altra pietra miliare in questo settore, che però mira a eclissare tutto ciò che si è evoluto prima. Un motivo in più per esaminare da vicino questo nuovo software.
“Questo sistema può generare false o fuorvianti informazioni e produrre contenuti offensivi o di parte. Non può dare consigli.” Questo avviso sulla sicurezza proviene dalla stessa società OpenAI e informa ogni nuovo utente che si registra sulla ChatGPT.

Il chatbot si scusa

Cosa sono nel concreto, le false informazioni? Il fatto è questo: la ChatGPT si attiene spesso, ma non sempre, ai fatti. Prima di rivelare una lacuna conoscitiva, il Chatbot preferisce inventarsi una risposta convincente. Per esempio, gli ho chiesto informazioni per un progetto nel campo del “marketing dei contenuti sulla cura personale”, oltre a due fonti realmente esistenti, cita un altro studio che sembra plausibile ma che in realtà non esiste. Quando faccio notare alla ChatbotGPT che questa fonte non sembra esistere, ottengo la seguente risposta:

“Mi scuso per il malinteso. Sfortunatamente la guida di Merkle ‘Content Marketing in Healthcare: Strategies and Tatics’ che ho citato non è disponibile. Può darsi che io abbia sbagliato a cercare la guida.”

Il contenuto di ChatGPT richiede sempre il controllo dei fatti

Quando si tratta di fatti, si consiglia di fare attenzione. Tale osservazione è condivisa anche da Franziska Hafner, Assistant Head of Community & Quality Management presso Textbroker: l’IA fornisce spesso e volentieri dati e fatti falsi, riproducendo anche fonti o collegamenti che non esistono. In questo modo, la ChatGPT inventa in parte fonti che non sono mai esistite, pertanto, i contenuti che provengono dalla ChatGPT dovrebbero essere sempre sottoposti a un controllo approfondito. Questo perché se affermi del falso nei tuoi testi, non solo perdi la fiducia dei clienti ma vieni anche penalizzato sui motori di ricerca.

I contenuti AI danno spazio a pregiudizi comuni

Oltre alla possibilità di false informazioni, la OpenAI avverte anche sulla possibilità di contenuti offensivi o di parte. Qui è sotterrata un’altra trappola della mente tecnologica: i testi dell’intelligenza artificiale potrebbero rafforzare i pregiudizi.

In un esempio fornito dal canale di YouTube di Tech Slice, la ChatGPT dovrebbe scrivere un curriculum come addetto alle pulizie. Il programma ha dedotto automaticamente che il richiedente fosse una donna e ha scelto come nome di persona, uno dal suono ispanico: Maria Rodriguez.

Quando si è scoperto che la ChatGPT a volte dava risposte discriminatorie , l’OpenAI si è prontamente riadattato, tuttavia, dato che il software è valido solo in base alla sua formazione, è necessaria molta cautela anche per quanto riguarda la correttezza dei temi politici.

Il contenuto di ChatGPT non è aggiornato

Oltre a fatti in parte inventati e ad affermazioni prevenute, i temi di attualità rimangono ancora un bel problema per il chatbot. Il livello di conoscenza della ChatGPT è limitato al periodo fino a settembre 2021, in questo modo il bot non può fare riferimento all’attualità. Ma con la giusta formazione, questa diventa solo una questione di tempo.

Qual è la qualità del testo della ChatGPT: i testi AI possono essere distinti da quelli degli autori umani?

Nota: le immagini per questo testo sono state create con lo strumento per immagini AI.

In pochi secondi il bot produrrà una varietà di testi su ogni argomento a richiesta, tra cui articoli, poesie, storie e notizie. Non c’è dubbio che le prestazioni del programma nell’area di testo siano considerevoli, ma è chiaro come i testi sviluppati con AI presentino ancora dei limiti.

ChatGPT a volte “scrive” in modo superficiale e ripetitivo ?

 

Ciò che colpisce è che i testi manchino spesso di valore aggiunto. Per esempio, quando si tratta di descrivere i luoghi, i testi della ChatGPT sono spesso poco specifici e sembrano intercambiabili. Così “scrive” la ChatGPT sulla piccola città irlandese di Clonmel: “ci sono così tante cose che rendono Clonmel un posto speciale. […] Se hai la possibilità di visitare Clonmel, non te la devi perdere. Non ti pentirai di aver scoperto questo posto bellissimo ed emozionante.”

Ok, non è del tutto errato, ma dice la stessa cosa di un bel po’ di luoghi nel mondo e questo sembra un po’ superficiale, perché il testo non è poi così concreto e preciso.

Inoltre, è evidente che i testi AI sono spesso molto simili e ripetitivi sia nella struttura che all’inizio della frase. Questo potrebbe rappresentare un ulteriore problema, soprattutto stilistico.

La scrittura è un’arte, l’intelligenza artificiale è meno creativa della mente umana

Lo stesso chatbot rivela un’altra debolezza dei testi della ChatGPT quando gli viene chiesto, e risponde ”Bisogna evidenziare che il modello GPT non ha nessuna intelligenza creativa e non è in grado di comprendere le sfumature e le sottili differenze del linguaggio umano.”

Inoltre, “Deve essere anche ricordato che scrivere è molto più che mettere delle parole su una pagina; è un’arte che richiede abilità, pratica e comprensione del linguaggio e della struttura. I modelli di linguaggio AI non hanno la capacità di replicare totalmente queste proprietà..”

Secondo le sue stesse dichiarazioni, al chatbot manca inevitabilmente il pensiero creativo che è essenziale per il lavoro di un buon autore. Tale osservazione è alla base di un altro caso di studio riportato da Business Insider. L’autore aveva due lettere di candidatura scritte dalla ChatGPT, valutate poi dai professionisti delle risorse umane: la loro conclusione? Non sono così male, ma i testi mancano notevolmente di creatività e personalità.

Misure per rilevare contenuti creati dalla ChatGPT

Nonostante la ChatGPT non possieda la creatività e la sensibilità di un buon autore, i testi del chatbot non sempre sono facilmente distinguibili da quelli scritti dagli essere umani.
Per quanto riguarda Google, è abbastanza chiaro che al colosso dei motori di ricerca non piaccia vedere i testi AI e che quindi li giudichi come spam o addirittura li punisca, lo ha confermato qualche tempo fa in un’intervista il webmaster trends analyst di Google, John Mueller.

Google dispone da tempo dei mezzi tecnici per riconoscere i contenuti AI e per utilizzare l’intelligenza artificiale come la stessa elaborazione del linguaggio naturale. Con la ChatGPT anche il riconoscimento dei contenuti generati dai software sta diventando sempre più difficile per Google, come dimostra il passaggio per l’invio di un “Codice rosso”.

Per questo, si dovrebbero adottare tempestivamente misure efficaci per contrastare l’IA. Di recente, l’OpenAI ha annunciato l’intenzione di introdurre una nuova funzione che dovrebbe aiutare Google nel riconoscere ancora meglio i contenuti AI. A tale scopo, i testi della ChatGPT dovrebbero essere provvisti di un watermark sotto forma di codici segreti.

Anche altre aziende del settore online stanno adottando delle misure per poter distinguere meglio i testi della ChatGPT dagli articoli scritti da esseri umani. Così dichiara l’amministratore delegato di Textbroker El-Hadi Zahri: “Noi proteggiamo i nostri clienti dagli abusi dell’IA. Per garantire una differenziazione ancora migliore dai testi AI, abbiamo adottato alcune misure efficaci in risposta alla ChatGPT. Tra le altre cose, abbiamo modificato i requisiti per la registrazione dei testi dei nostri autori e ampliato il nostro team di qualità per la valutazione dei testi”.

La ChatGPT rappresenta un’opportunità o una minaccia per gli autori?

Lasciamo che la ChatGPT parli da sola, ecco la sua risposta: la GPT non è una minaccia per gli autori umani.[…] GPT e altri modelli di linguaggio AI possono essere strumenti utili per generare idee e assistere in alcuni aspetti al processo di scrittura, così come la correzione delle bozze.
Interfacciandoci con i nostri autori, abbiamo scoperto che molti dei freelance che lavorano per noi vedono l’IA come uno strumento utile e la stanno già adoperando per semplificare alcuni compiti.

Franziska Hafner di Community & Quality Management: “l’IA aiuta i nostri autori, per esempio, nel controllo ortografico. Inoltre, alcuni autori lo stanno utilizzando per creare una struttura iniziale approssimativa di un testo con intestazioni, parole chiave e altri aspetti del contenuto che dovrebbero essere trattati”.

La ChatGPT come strumento prezioso nel content marketing

Nel campo del content marketing, la ChatGPT offre una grande varietà di aree per la sua applicazione. Il programma è adatto sia agli autori, per ottimizzare in modo efficiente i propri testi professionali, sia ai clienti che desiderano approfondire e migliorare i propri contenuti. Questi, per esempio, prima di assumere un autore, possono semplificare la ricerca di parole chiave o trovare nuove idee di contenuto e concentrarsi pertanto su altri compiti altrettanto importanti: l’IA consente di risparmiare tempo e costi, favorendo l’ottimizzazione delle risorse.

La ChatGPT è uno strumento prezioso che può semplificare il lavoro dei contenuti, in particolare le seguenti attività di content marketing:


  • Ricerca (ma attenzione: verificate sempre i fatti!)

  • Ricerca delle parole chiave

  • Analisi competitivae

  • Ricerca degli argomenti

  • Impostazione delle intestazioni

  • Creazione della struttura dei testin

  • Correzione delle bozzeen

Qual è in generale la percezione della ChatGPT da parte dei clienti nell’area dei contenuti? A questo riguardo risponde l’amministratore delegato di Textbroker Zahri, “tra i clienti di Textbroker il quadro è eterogeneo: da un lato, ci sono aziende che non vogliono avere nulla a che fare con i contenuti AI e si affidano quindi a Textbroker per il servizio, gestito, tra le altre cose, per fornire servizi complessi e di alta qualità e briefing più specifici da realizzare. Dall’altra parte, ci sono molti clienti che testano i contenuti AI e giungono alla conclusione che i contenuti del software devono essere migliorati per la pubblicazione.

Questo è dovuto principalmente alla qualità che spesso è ancora insufficiente e a un cospicuo accumulo di frasi di riempimento, che spesso presentano i contenuti creati dall’IA. A seconda del progetto testuale, può avere senso adoperare l’IA come strumento di supporto”, afferma Zahri. Si tratta sempre di fornire al cliente la migliore consulenza possibile in relazione alle sue esigenze specifiche.

Il 2023 sarà un anno entusiasmante per l’IA

Lo sviluppo dell’intelligenza artificiale sta andando sempre più avanti e offrirà nel prossimo futuro opportunità immense, come nel campo della medicina e della scienza, con ogni probabilità, l’utilizzo della Intelligenza Artificiale si espanderà anche nell’area dei contenuti. Nei prossimi mesi è atteso il lancio del successivo modello linguistico GPT-4, a tal proposito, il CTO della Microsoft Scott Stein, ha già descritto il 2023 come “l’anno più entusiasmante che la comunità AI abbia mai vissuto”.

I limiti per i testi generati dalla IA

Una conclusione del fondatore e CTO di Textbroker Jan Becker-Fochler è questa, “Ciò che la GPT può fare nell’area di testo è davvero impressionante, ciononostante, il programma non è ancora in grado di sostituire autori, editori o traduttori esperti, piuttosto, è uno strumento per una maggiore efficienza, ispirazione e qualità del testo nell’interazione con le persone. Noi di Textbroker incoraggiamo i nostri clienti a testare l’IA per il loro copywriting, tuttavia, per correttezza, dovrebbero assolutamente garantire che i testi AI siano modificati e verificati. Oltre a scrivere i testi, il crowd di freelance di Textbroker è in grado di rivedere grandi quantità di testo in base alle specifiche esigenze dei nostri clienti.”

Autori e clienti dovrebbero accogliere le chatbot come un prezioso strumento di testo in grado di far risparmiare loro tempo e denaro ma anche in grado di alleggerire il lavoro. La velocità, la disponibilità di svariate informazioni e tante lingue diverse, queste sono le vere carte vincenti della ChatGPT, perché consentono agli autori di liberarsi dalle attività teoriche che richiedono tempo, per concentrarsi maggiormente sul proprio lavoro creativo e sul talento linguistico umano.

Vuoi sapere come puoi utilizzare la ChatGPT per il tuo content marketing per risparmiare tempo e
denaro?

Saremo lieti di darvi dei consigli a riguardo!


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